
€20
Nome: Sentiero di Costa del Vento
Comune: Montalto Pavese
Quota: 450 m s.l.m.
Lunghezza: circa 2,8 km – dislivello: circa 100 m
Percorribilità: facile (sentiero e sterrata)
Periodo consigliato: da aprile a settembre
Sentiero attrezzato: Sì – pannelli didattici, tavoli da pic-nic e parcheggio (punti di ristoro in paese)
Specie caratteristiche: Papilio machaon, Euchloe crameri, Lycaena thersamon, Leptotes pirithous, Melitaea
didyma, Kanetisa circe, Hipparchia semele, Pyrgus sidae.
Costa del Vento si trova sul crinale che separa la Valle Scuropasso dalla Valle Ghiaie di Montalto a circa 450 m di quota; il nome ricorda una delle principali caratteristiche dell’area, il vento appunto, che la rende particolarmente apprezzata dagli appassionati di volo libero ed aeromodellismo. Prossima all’abitato di Montalto Pavese si trova la località del Belvedere di Montalto che ospita la cappella della Madonna del Vento, punto di partenza dell’itinerario. Questo sito richiama tradizionalmente anche appassionati di trekking (numerosi i sentieri segnati) e di birdwatching che qui si danno appuntamento in particolare nei periodi di passo degli uccelli. Il panorama offre suggestivi scorci sulle prime colline e sui castelli che le caratterizzano, il più imponente dei quali è il castello di Montalto. L’ambiente è aperto spoglio, dominato da praterie ed arbusteti di ginestra, rosa selvatica
e biancospino. Sui versanti più ripidi spiccano i calanchi, forme di erosione tipiche delle rocce argillose. Il dilavamento continuo cui è sottoposto il suolo dei calanchi non permette l’attecchimento della vegetazione e si vengono così a formare microambienti estremamente caldi ed asciutti. La combinazione degli habitat presenti a Costa del vento permette al butterflywatcher di apprezzare specie termofile tipiche degli ambienti aridi insieme ad altre meno esigenti dal punto di vista ecologico e quindi più diffuse sul territorio provinciale.
Il percorso
Il Sentiero delle Farfalle n°3 si snoda a cavallo del crinale con un lieve saliscendi e forma un otto allungato, per cui può essere affrontato da qualsiasi parte anche provenendo a piedi lungo i sentieri che salgono dalla valle Scuropasso o da Pometo. A partire dal parcheggio e dall’area pic-nic nei pressi della cappella della Madonna del Vento si tiene la sinistra sulla sterrata che costeggia un’ area fittamente arbustata dove è facile osservare specie che apprezzano le fioriture di ginestra, rovo e biancospino come Papilio machaon, Iphiclides podalirius, Callophris rubi oppure Aporia crataegi ed altri pieridi. La maggior parte del tracciato prosegue attraverso praterie ed ambienti a vegetazione xerica (=tipica delle zone aride) dove le specie caratterizzanti sono Euchloe crameri, Lycaena thersamon, Leptotes pirithous, Melitaea didyma. Questi ambienti ospitano anche il piccolo Pyrgus sidae farfalla particolarmente interessante e qui segnalata per la prima volta nel 2018. Sulle chiazze di terreno nudo o a margine
della sterrata si posano volentieri Kanetisa circe, Hipparchia semele, Vanessa atalanta e V. cardui. Anche i piccoli ristagni di acqua tipici dei terreni argillosi sono importanti per il butterflywatcher in quanto possono attirare farfalle che si avvicinano ai bordi di terreno umido per suggere acqua e sali minerali. Si segnala infine la possibilità di ampliare l’osservazione oltre il tracciato principale imboccando i sentieri che scendono verso lo Scuropasso e costeggiano gli ambienti xerici e la vegetazione termofila dei calanchi.





